Timezone

Da piccolo, guardavo una serie televisiva (e chi non l’ha guardata?) in cui spesso passava la frase:”Spazio, ultima frontiera”.

Cosa c’entra con quello che sto per scrivere? Beh, in quella serie tutti i sistemi informatici parlavano tra di loro, ogni tecnico era in grado di mettere mano su qualsiasi sistema alieno e tutto funzionava alla perfezione.

Di solito mi sposto in macchina, ma tant’è ogni tanto mi tocca e venerdì devo prendere il treno. Prima di tutto lo scontro con il sito per comprare i biglietti che sembrava uno spacciatore fuori dalla metropolitana a offrirmi cose di cui non ho bisogno e non voglio, alla fine ho preso un’offerta senza accorgermene, quindi il viaggio di ritorno non sono con la persona con cui dovrei viaggiare.

Stamattina trovo nell’email una bellissima email con il biglietto, il riepilogo e altri due allegati. Sono i due inviti per inserire i viaggi nel calendario aziendale.

Orbene, giugno al punto. Accetto gli inviti e magicamente compaiono i viaggi sul calendario. Occavolo, sono disallineati alla mia zona dell’appuntamento. Sono in ritardo di un’ora. Panico, ho sbagliato i treni… No, semplicemente qualche genio ha pensato bene di usare gli orari italiani e mandare l’invito con la timezione UTC, per cui, avendo correttamente inserito sul mio calendario GMT+1, gli appuntamenti diligentemente inviati per email, venivano visualizzati tradotti sul fuso orario italiano, facendomi spaventare per nulla.

E siamo nel 2017, e un semplice campo come quello del fuso orario crea problemi a qualche sviluppatore o sistemista.

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