Passare qualche giorno dai genitori dopo 15 anni che vivi via di casa, abitudini, consuetudini mutate che riconosci come erano e come sono diventate. I ricordi che invadono ogni angolo, ogni stanza, gesti ripetuti mille volte da tuo padre e che ora aiuti a compiere. Le preoccupazioni di tua madre sempre identiche, sempre diverse e ora un po’ più affannose.
Raccontare a tuo padre di cose che non sospetta nemmeno siano state importanti e che ancora ricordi a distanza di 30 anni, sentire il tono della voce che cambia nel chiederti:”Ah, sì?” con una commozione che forse un giorno proverò anche io.
Portare tua madre a fare la spesa per aiutarla e dirle:”Ti rendi conto che sono 15 anni che non ti accompagno a far la spesa?” E pensare a quante volte ti sei arrabbiato e a quante ti arrabbierai ancora è una cosa che ti strazia. Perché ci si arrabbia così tanto con chi ci sta così vicino?
Ormai questa esperienza volge al termine e mi ha lasciato una maggior consapevolezza di quello che è, che non è più e che purtroppo prima o poi non sarà più. Non devo più arrabbiarmi con loro. Ci riuscirò?